Premio “Popoli in cammino” – storie di migrazioni

Caro amico ti scrivo per dirti che…

Caro amico, ti scrivo per dirti che… Un tempo, le lettere erano il mezzo attraverso cui comunicavamo e raccontavamo le vicende della nostra vita. Questo incipit può diventare l’inizio di un racconto intenso sulle storie di migrazioni, di partenze e di nuovi inizi. Una lettera anche immaginaria dove i racconti di vita accaduti, sono però reali. Un modo per far conoscere ai giovani il passato dei nonni o dei genitori, le scelte di vita e le motivazioni.

La IV edizione del Premio Wigwam Stampa Italiana – under 25 ti invita a partecipare condividendo queste storie attraverso elaborati, racconti di fantasia, interviste o poesie.

Per aiutarti a dare forma ai tuoi pensieri, ecco una serie di domande che possono stimolare la tua scrittura: 

Quali motivi ti hanno spinto nonno/a a lasciare il tuo paese natale e a trasferirti altrove? Esplora le circostanze personali, economiche o sociali che hanno influenzato la decisione. 

Quali sono state le maggiori sfide che hai affrontato all’arrivo nel nuovo paese? Casa, lavoro… Approfondisci le difficoltà di adattamento, come la lingua, la cultura o l’integrazione sociale.

A chi scriveresti una lettera per raccontare una storia di migrazione, e perché? Riflette su chi potrebbe essere il destinatario ideale del tuo racconto.

Come possono le storie di migrazione insegnarci l’empatia e la comprensione verso gli altri? Considera il valore educativo di queste narrazioni.

Quali ricordi o oggetti preziosi porterebbe con sé una persona che lascia la propria casa? Descrivi ciò che rappresenta l’identità e le radici.

I premi

Categoria A per giovani fino ai 16 anni (al 31 luglio 2025)
Primo premio: U$S 100.
1° menzione speciale: diploma
2° menzione speciale: diploma

Categoria B per giovani tra i 17 e 25 anni (al 31 luglio 2025)
Primo premio: U$S 100.
1° menzione speciale: diploma
2° menzione speciale: diploma

Il Centro Studi Emigrazione Luigia Muraro affonda le sue origini in una storia familiare, che vede coinvolte due persone con lo stesso nome: Luigia Muraro. Una di loro emigrò dall’Italia in Brasile (la mia trisnonna), mentre l’altra rimase in Italia (la nonna di un mio cugino italiano). Nonostante non si fossero mai incontrati, la famiglia italiana era alla ricerca della famiglia brasiliana, alla ricerca di parenti “emigrati in America”. Il Centro è nato dall’iniziativa di due discendenti: Catia Dal Molin, discendente di Luigia, emigrata nella Quarta Colonia, e Ilenia Litturi, discendente di Luigia rimasta in Italia. Nel 2023, quando Catia e suo cugino italiano si sono incontrati, hanno deciso di condividere questa bellissima storia di immigrazione e turismo genealogico, collegando le origini dell’Italia e del Brasile e creando un Centro Studi che potesse onorare queste persone, ma che fosse anche il simbolo dell’immigrazione e del turismo genealogico.

Il 16 gennaio, nella città di Bento Gonçalves, il vice governatore Gabriel Souza ed il console generale Valerio Caruso hanno inaugurato le celebrazioni per i 150 anni dell’immigrazione italiana nel Rio Grande do Sul. Alla cerimonia, cui hanno partecipato autorità governative e legislative e rappresentanti della comunità italiana, è stato presentato il calendario ufficiale degli eventi del 2025, insieme al portale internet dedicato e al logo ufficiale delle celebrazioni.

Nel suo discorso, il Console Generale ha sottolineato il valore simbolico dell’anniversario, che celebra la cultura italiana in uno stato dove il 40% della popolazione ha origini italiane, e ha evidenziato l’importanza delle iniziative per stimolare la ripresa economica dopo le alluvioni di maggio scorso. Il vice governatore Souza ha ringraziato il Console per il lavoro svolto, ricordando la storica visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Porto Alegre, momento di solidarietà e di rafforzamento dei legami tra Italia e Rio Grande do Sul, che apre nuove prospettive di collaborazione bilaterale.